Questa mostra — curata da me, Éric Troncy e Yves Aupetitallot — mirava a indagare le pratiche curatoriali creando associazioni inaspettate con opere d’arte che avrebbero formato “collage irrispettosi indipendentemente dal tempo e dagli spazi”. C’erano opere di John Armleder, Angela Bulloch, César, Sylvie Fleury, Katarina Fritsch, Dan Graham, Duane Hanson, Jim Isermann, Sarah Jones, Pierre Joseph, On Kawara, Jeff Koons, Bertrand Lavier, Louise Lawler, Larry Mantello, Allan McCollum, Paul McCarthy, Sarah Morris, Ugo Rondinone, Tobias Rehbergerger, Alain Séchas, Haim Steinbach, Swetlana & Plamen, Lily Van Der Stokker e Andy Warhol. Da un punto di vista curatoriale, considero Dramatically Different una delle mostre più provocatorie, divertenti e gioiose che abbia mai curato. Divenne una delle mostre più visitate nella storia del Magasin, e anche se la maggior parte degli artisti partecipanti (e degli artisti in generale) l’hanno probabilmente odiata, come curatore, fu uno spasso!