Sono una curatrice, scrittrice e docente universitaria che vive a Milano. Nata a Genova e cresciuta in Canada, sono tornata in Italia quando avevo dieci anni. Laureata in Scienze Politiche presso l’Università degli Studi di Milano ho conseguito un master in studi curatoriali all’École du Magasin di Grenoble (Francia). Sono stata Exhibition Coordinator presso il P.S.1 – The Institute for Contemporary Art (oggi MoMA / PS1), LIC, New York (Stati Uniti); Chief Curator presso il MAGASIN, CNAC – Centre national d’art contemporain di Grenoble (Francia); Curatore Associato al Museo del Novecento di Milano (Italia); Direttore artistico della Villa Reale di Monza (Italia). Ho curato e coordinato oltre cinquanta mostre e contribuito con testi e saggi a numerose riviste d’arte, monografie e cataloghi di mostre.
Di recente ho conseguito una seconda laurea magistrale in Scienze Storiche con una tesi sulla stampe satiriche della moda tra Settecento e Ottocento.

Sono docente di semiotica, antropologia culturale, storia dell’arte e costume, al triennio e biennio specialistico in Fashion Design (corsi in inglese e italiano)  presso la NABA – Nuova Accademia di Belle Arti, Milano, e di inglese per la comunicazione artistica nel corso in Designer del Costume per il Teatro e lo Spettacolo presso AFOL Moda Milano.

Come editor inglese collaboro con le case editrici Allemandi e Silvana Editoriale, e sono membro dell’ICOM, International Council of Museums.

 

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Per me, scrivere, curare mostre e insegnare sono tutti strumenti per comunicare idee che valgono la pena di essere studiati e apprezzati attraverso la produzione di oggetti estetici. Di tutte le forme d’arte, oggi la moda è senza dubbio tra le più inclusive e interdisciplinari, un laboratorio in cui è possibile infrangere continuamente le regole e sperimentare nuove idee. Mettendo in discussione e rimodellando il corpo, la moda interroga la società proponendo nuovi modelli estetico-culturali. La moda è infine un modo per canalizzare i sogni. Espandere la propria conoscenza, trasmetterla agli altri e sognare di creare cose belle e significative che cambiano il modo in cui pensiamo è ciò che ho sempre cercato di fare perché, per dirla con le parole di Ennio Flaiano, “Chi rifiuta di sognare è costretto a masturbarsi con la realtà.”