Rock Around the Clock
(Una serie di mostre ogni 24 ore)

4 giugno — 24 luglio 1998
Ciocca arte contemporanea, Milano

    Tornata da Grenoble a Milano, ho invitato trenta artisti italiani a creare una mostra che sarebbe durata solo 24 ore alla galleria d’arte di Rossana Ciocca. Una selezione di immagini e una breve descrizione dei progetti venivano pubblicati quotidianamente sul sito di Undonet (diverse ere geologiche prima che esistessero Facebook o Instagram).

    Artisti presenti: Sabrina Mezzaqui, Maggie Cardelùs, Corrado Bonomi, Paola Di Bello, Cristina Pavesi, Carlo Bach, Andrea Sperni, Deborah Ligorio, Bianco Valente, Eredi Brancusi, Premiata Ditta, Marco Cingolani, Loris Cecchini, Raffaele Piseddu, Alex Pinna, Brigata Es, Laura Matei, Umberto Cavenago, Pier Paolo Coro, Luisa Rabbia, Francesco De Grandi, Mauro Maffezzoni, Olinsky, Tiziana Fusari, Alessandra Galbiati, Paolo Leonardo, Elisabetta Di Maggio, Laura Attolini, Gabriele Picco e Daniele Guolo.

    Io mentre guardo un video di Paolo Leonardo, che aveva “invaso” Milano con i suoi adesivi (vedi accanto al televisore). Rock Around the Clock, Ciocca arte contemporanea, Milano, 17 luglio 1998. Foto: Mario Zanaria.

    [A sinistra] Corrado Bonomi, La Pizzeria Belle Arti, Rock Around the Clock, Ciocca arte contemporanea, Milano, 9 giugno 1998. Foto: Mario Zanaria. L’artista preparò tutto il giorno, con colori e pennelli, speciali pizze “d’arte” da asporto.

    [A destra] Loris Cecchini, Rock Around the Clock, Ciocca arte contemporanea, Milano 25 giugno 1998. Foto: Mario Zanaria. L’artista presentò un grande tavolo con modelli in scala ridotta e oggetti di scena, svelando così l’ambientazione delle opere fotografiche che stava realizzando, in quel momento, nel suo studio.

    Sabrina Mezzaqui, Mille origami, 4 giugno 1998.

    In un giorno, l’artista creò mille origami, un omaggio a Sadako Sasaki, la giovane ragazza giapponese che visse a Hiroshima e morì a causa dell’esposizione alle radiazioni dieci anni dopo il bombardamento atomico della città nell’agosto 1945. Secondo un racconto popolare, Sasaki non raggiunse il suo obiettivo di creare 1.000 origami a forma di gru prima della sua morte; così, i suoi amici completarono i 1.000 origami che seppellirono tutti con lei. Karl Bruckner ha raccontato questa storia nel suo libro Il giorno della bomba (1961). Rock Around the Clock, Ciocca arte contemporanea, Milano, 4 giugno 1998 | Foto: Mario Zanaria.