Dal 2011 al 2013, ho curato una serie di mostre personali al Museo del Novecento di Milano. Sono state, di fatto, le prime mostre di arte contemporanea ad essere ospitate nel museo appena inaugurato dedicato all’arte italiana del Novecento, la cui collezione di oltre quattromila opere comprende maestri moderni come Balla, Boccioni, Depero, De Chirico, Morandi, Melotti, Fontana, Manzoni, Burri, Castellani, Accardi, e, tra gli altri, alcune opere dell’Arte Povera di Zorio, Paolini e Boetti. Quattro artisti italiani (mid-career) sono stati invitati a ideare una mostra appositamente per il museo: Andrea Mastrovito, Marta Dell’Angelo, Ozmo e Fabio Viale.
Per la prima mostra, Andrea Mastrovito aveva deciso di utilizzare il museo come fosse il suo studio. Ogni giorno, per cinque giorni, ha dipinto, 32 fogli, su entrambi i lati, raffiguranti un evento particolarmente significativo nella storia d’Italia a partire dalle Cinque Giornate di Milano, quando i milanesi si ribellarono, liberandosi, dalla occupazione austriaca. Alla fine di ogni giornata, i dipinti sono stati utilizzati per eseguire un’azione orchestrata, simile a quelle che si possono vedere a volte negli stadi di calcio: 32 persone sedute, ciascuna con in mano un foglio che andava a comporre un quadro più grande. Poi, a un cenno dell’artista, ciascuno voltava il proprio foglio, andando a comporre un nuovo quadro.
Per una rapida panoramica di tutte le “cinque giornate”: https://www.youtube.com/watch?v=kxXLOgbrXbw