Willie Doherty
Same Old Story

22 febbraio — 10 maggio 1998
Magasin, Grenoble (Francia)

    Per la sua mostra personale al Magasin, l’artista Willie Doherty, nato in Irlanda del Nord, decise di presentare una doppia video installazione. “Due brevi narrazioni, su dischi laser, sono proiettate in modo da disorientare lo spettatore, appena fuori sincrono, in uno spazio buio, su schermi opposti ad angolo accompagnati da rumori di sottofondi di schianti e suoni distorti. I piedi corrono attraverso il sottobosco, arrivando a quello che potrebbe essere il cratere di una bomba, un’auto bruciata. Noi, voyeur, passiamo irrequieti con questa figura invisibile attraverso i ponti di Derry. Di notte, qualcuno tiene d’occhio una finestra illuminata. Una casa distrutta viene scansionata. La telecamera si trova in alto sopra la città, di notte, mentre i fari delle auto si muovono tra la luce statica dei lampioni. Lo scopo di Doherty è abbastanza chiaro. Ci costringe a chiederci, siamo noi i voyeur oppure i sorvegliati? Rompiamo la sua narrazione scrivendo la nostra storia al fine di adattarla agli indizi visivi, unendo tra loro i vari elementi? O abbiamo fatto supposizioni infondate sulla base di cliché e riferimenti stenografici così radicati dopo tanti anni di servizi televisivi su “The Troubles”?* (Ian Hill, “Same Old Story/Willie Doherty”, The Irish Times, 2 settembre 1997) [* The Troubles, traducibile con “i disordini” è il termine comunemente usato per indicare la cosiddetta “guerra a bassa intensità” che ebbe luogo tra gli anni Sessanta e la fine degli anni Novanta del XX secolo in Irlanda del Nord. NdA]

    Willie Doherty
    Same old story, 1997
    Installazione video con due proiezioni a colori e suono
    Magasin, Grenoble